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Il braccio che non trema

da | Ott 27, 2017 | Climb, news | 0 commenti

Tra pochi giorni festeggio i 22 anni. Ho iniziato con l’arrampicata a 12, poi…

Poi è il terremoto…

Siamo scappati in Svizzera.

Ho perso la casa. Ho lasciato L’Aquila e due mesi li ho passati oltre le Alpi. Era il 2009.

Torno a mettere il magnesio sulle mani a fine 2012, dopo una parentesi nella quale ho giocato a pallone: nei dintorni di L’Aquila sono venute a mancare anche le palestre…

Mi chiamo Elias Iagnemma, ho qualche gusto controcorrente, lo ammetto, ma in fin dei conti è bello anche sapersi distinguere fuori dalle mode imperanti.

Vicino a casa ho: Meschia, Interprete e altre zone in via di sviluppo, ma cerco di girare più che posso. Appena posso!

Sono stato recentemente 10 giorni a Font. Sono riuscito a salire tanti 8 storici, nonostante una meteo avversa. Karma, Rainbow roket…Sul mio profilo Fb posto qualche video di quello che faccio…

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Ho  provato anche “Dune”, un 8b+ dove sono caduto in uscita. Conto di tornare con temperature più basse.

Quando guardo la mia Panda arancione con più di 250.000 Km, penso che potrebbe essere interessante mettere dei buoni benzina come premi alle gare.

Sono nomade, un po’ per vocazione un po’ per necessità. La mia casa, forse, torna abitabile tra un anno almeno. Luglio 2018 dicono… tante cose sono ancora da sistemare… Vabbè l’Italia…

Nonostante il “vabbè”, vestire i colori della Nazionale resta il primo sogno. Ho già fatto due gare di Coppa del Mondo con “Italia” sulla schiena. Un sogno che si avvera, altri arriveranno… chissà, entrare nell’elite mondiale… Del resto, su resina si scala per cosa? se non per primeggiare? Di certo ormai, ha ben poco a che vedere con l’arrampicata su roccia, per la formula di gara ma anche per la tracciatura.

Scarpe morbide? O mi porto due paia di scarpe e risolvo tutti i problemi, altrimenti quando ho bisogno di stabilità, metto la scarpa con intersuola. Sono controcorrente, mi piace la scarpa rigida, che spinga forte e non si “scassi” in fretta. Su 200.000 passaggi, forse solo su uno di questi vedi o senti la qualità di una scarpa rispetto ad un’altra.

Non è la scarpetta che fa l’arrampicatore, non è la scarpetta che deve essere sensibile, è il piede di chi scala che deve esserlo!

Per contro, scalo anche scalzo, per divertimento, quando la roccia lo permette…

Mi piace, inventare, creare, aprire nuove linee; come a Tottea dove ci saranno ormai una cinquantina di linee pulite.

In Abruzzo c’è un’arenaria molto morbida, la roccia si lavora man mano che si prova il blocco. è roccia in leggero movimento.

Lo vedi da quello che resta sotto la suola, dal residuo di polvere che si impasta con la gomma. Toccherà mettere la data a fianco del grado proposto 🙂 .

Altrimenti sono in palesta. Traccio e faccio l’istruttore di arrampicata, al “Monkey’s Garage”.

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Amo girare le palestre, nomade anche in questo. Trovo troppo importante mescolare le sensazioni, vedere nuovi appigli. Replico indoor quello che mi piace fare su roccia: passare da uno stile all’altro, accettando di dovermi riadattare alla specificità delle varie zone.

Io scalo tanto, faccio tanti boulder e tanto pan. Sospensioni per le dita. Tante ore. Tanto…

Sono seguito da Patxi Usobiaga, ci sentiamo su WhatsApp e su Skype.

Ascolto il mio corpo ma quando non sento di allenarti, il corpo vince sulla scheda. Altrimenti non ti alleni nelle migliori condizioni.

Non faccio solo boulder, vado anche con la corda. Sto tentando vie corte e esplosive che si aggirano sull 8c+/9a. A Giugno sono riuscito sul mio primo 8C.

In fondo, per le olimpiadi si dovrà mescolare la maratona con i 100 metri, quindi, oltre al boulder, è meglio iniziare a lavorare anche corda e velocità.

Nomadi anche tra le specialità… anche se qualcuno storce il naso…

Ognuno vede l’arrampicata a modo suo, e forse il bello è anche questo, ed io non vedo perché dovrei privarmi di questo piacere.

Mi muovo, come l’arenaria delle mie zone, nomade, tra lo shopping con la fidanzata ed i blocchi. Tutte le grandi performance non le mai fatte nei periodi di super forma, mi brucio dentro, vittima delle aspettative.

Ben venga anche lo shopping, visto che i maggiori risultati li ho fatti da rilassato, quando non mi aspettavo nulla.

…e passano anche da questo esser nomadi.

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